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quel tornado nero


Ricordo con piacere quando lo vidi due anni or sono ad un concerto nella piazza del comune di Fermo in provincia di AP,non riuscivo a rimanere immobile,non mi trovavo solo in presenza di un uomo di cui amavo e amo la musica,lo ammiravo,ero conscio di trovarmi al cospetto di una persona che ha modificato la storia della musica e anche la vita di milioni di persone.


Dopo di lui lentamente la linea melodica è stata abbandonata per un tratto più sincopato,più ritmico,ed ancora oggi questa visione è un assioma per molti generi.

Ha rappresentato negli anni del riscatto quella generazione afro-americana,come lui amava definirsi,un punto di riferimento,la colonna sonora di una battaglia civile.

Dopo un soppruso razziale vennero a crearsi molto tafferugli in diverse città degli States,ma non nel luogo in cui esso stava tenendo un concerto,tutti erano a casa ad ascoltarlo,vederlo in televisione o dal vivo,fortunatamente Siattle aveva un sindaco lungimirante, non volendo che accadessero disordini aveva fatto in modo che il l evento musicale avvenisse,e fu la scelta giusta;tanto era il suo potere sulla popolazione di colore che in una città di milioni di abitanti non accadde il minimo tafferuglio,mentre larghe zone di città come New York o Miamy vennero date letteralmente alle fiamme.


Sono molte le cose che fece James Brown nella sua vita quasi epica,da giovane che venne cacciato da scuola perchè indossava abiti troppo poveri,cresciuto orfano tra bordelli e riformatori,divenne una stella,vide il declino della sua musica a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta,per poi rinascere miracolosamente,fino ad arrivare al momento della sua morte,irripetibile ed indiscusso genio.

Avendolo visto dal vivo di una cosa sono certo,non aveva mai tradito il suo pubblico,lo rispettava,dava tutto se stesso,anche se chissà quante volte aveva compiuto le stesse mosse o cantato le stesse canzoni,non si era ancora annoiato di quel che faceva,a differenza di molti altri più giovani di lui.

Era fatto per quella vita,e ricambiava l amore di tutti coloro che lo seguivano.

Lo voglio ricordare come l ho visto,ad un metro di distanza,che urlava rauco semi-piegato su di un microfono,con la fronte imperliata di sudore tanto da sembrare l estensione del suo mantello di paiette,ed io felice come un bimbo con gli occhi spalancati,emozionato e trepidante che saltellavo trasportato dalla gioia e dalla musica.

Perchè questo ha lasciato.

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