Ucci ucci sento odor di cristianucci
Se si scorgono i post che compongono questo blog si potrebbe pensare che abbia una spiccata indole anticlericale,osteggi l ingerenza nella vita pubblica delle alte sfere della religione,del loro comportamento moralizzatore più che morale,del disinteresse che mostra per nuove realtà non secolarizzate.Chiunque dovesse accusarmi di essere fazioso e pregiudizievole nei confronti dei togati non avrebbe poi tutti i torti.Per questo avendone abbondantemente parlato qui come altrove mi asterrò per molto tempo di riferire miei punti di vista,passerò ad altro che mi provochi differenti bruciori di stomaco,non in odore di santità.Lasciamoci in bellezza però.Cose di cui si è poco parlato:Ieri è stata sancita la non colpevolezza di Radio Vaticana per le emissioni elettromagnetiche nei pressi di alcuni paesini del Lazio perchè la legislazione non ne riconosce il reato,contemporaneamente però"Dati dell'Osservatorio epidemiologico del Lazio -Agenzia sanitaria pubblica - i quali documentano la localizzazione degli otto casi di leucemia infantile concentrati nel raggio di 6 Km dalle antenne di radio Vaticana e relativi ad abitanti di Cesano, Olgiata e Osteria nuova. Nessun caso viene invece individuato nei comuni di Formello ed Anguillara Sabazia posizionati oltre i 6KM. L'incremento del pericolo di Leucemia infantile nell'area è del 600%. Secondo un medico di Cesano, il Dott. Marino, tale incremento sarebbe in realta del 1800% in quanto la distanza dei casi dall'effettiva posizione delle antenne è inferiore ai 2KM anziché, come erroneamente indicato nello studio, ai 4KM"Per buona pace della salute di chi vi abita.
Continuando la galleria degli orrori giorni appresso le famiglie residenti in beni immobili vaticani vengono sfrattate per dare spazio ad altre e più redditizie attività(post precedenti);essi dimostrano nella stessa piazza dove si svolto il family day,eppure sono rimasti inascoltati e non ho visto ressa di giornalisti o uomini politici prendere posizione,di qualsiasi coalizione.
Ultima chicca ma di sicuro non meno importante.
Sembra passato molto tempo,almeno così a me pare,siamo il 16 Marzo 2007 lo Stato del Vaticano ha invitato ad obbiettare di fronte a leggi dello Stato che riguardano l aborto o l eutanasia,considerate contro la vita;farmacisti,medici,infermieri e anche giudici da veri cristiani dovrebbero non metterle in atto tali leggi,in barba a leggi e concordati.
Art. 7 della Costituzione che recita: "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani". Invitando i giudici alla disobbedienza civile, si puo' non solo ravvisare un aggressione all'ordine della Repubblica italiana, ma una vera e propria istigazione a delinquere. Commette infatti reato (rifiuto d'atti d'ufficio, art. 329 codice penale) quel giudice che non applica la legge, oltre a violare l'articolo 101 della Costituzione: "I giudici sono soggetti soltanto alla legge".
l'on. Donatella Poretti della Rosa del Pugno, e l A.D.U.C. hanno presentato un esposto alla procura di Firenze,la pontifica accademia commenta il tutto come 'palesemente parziali e fuorvianti' interpretazioni,portando ad un interrogazione parlamentare,dal presidente del consiglio e il ministro degli esteri il 21 Marzo, caldeggiata dalla parte politica dell on. in questione.
Vi si trovano queste precise parole alla fine di quel documento:"Per sapere:
se, a fronte di quella che si palesa come una chiara ed evidente violazione del Concordato, il Governo italiano non ritenga di poter ravvisare in essa gli estremi per un sostanziale superamento del Concordato stesso in riaffermazione di una piena indipendenza e sovranità della Repubblica italiana."
Ovviamente il parlamento ha decisamente espresso che non si ravvisano violazioni,nonostante la Corte Costituzionale ha chiarito in piu' occasioni che l'obiezione di coscienza dei giudici e' in netto contrasto con la tutela dell'ordine giuridico e la sicurezza dello Stato,rendendo inutile,se espresso da organo religioso,il reato di omissione in atti di ufficio nel caso in cui il giudice venga meno al proprio dovere per seguire il proprio credo religioso.
Ovviamente nel caso di un Imam che istiga alla violenza dovrebbe usarsi lo stesso metro di valutazione ed un giudice potrebbe non volerlo giudicare,perchè giustamente ricordiamo che almeno sulla Carta(Costituzionale e come modo di dire)la legge non distingue tra religioni,sono tutte doverose di rispetto ed hanno gli stessi diritti.
Della pedofilia clericale e il tentativo di nasconderlo non parlo,mi fa schifo e non credo di poter aggiungere altro,buon prò vi faccia ed almeno io cambio discorso.
Etichette: uomo quale epoca
01:25:00
Finardi, attualizzati, sei obsoleto, tu, l'aborto, la pena di morte, i preti. Proponi a Pannella di fare uno dei suoi scioperi della fame per salvare Napoli, statistiche alla mano, dall'aumento pauroso dei tumori e delle malformazioni neonatali. Ah no? Non si può? Non c'è il Vaticano a Napoli? Non ci sono preti da incolpare su questo argomento? Non interessa? C'è la giunta di sinistra? La coalizione?
Consiglio: parati le terga! top
13:54:00
Io penso che queste cose allontanano la chiesa (intesa come istituzione) dai fedeli (quelli veri), ma per fortuna non facciamo di tutta l'erba un fascio!!!
Comunque i fatti da te citati sono gravi! top
11:39:00
Ave...
Per carità tutto grave, ma come venivo accusato io, giustamente, di evidenziare un argomento solo dal lato buono tralasciando quello cattivo, tu lo stai facendo al contrario.
Non ti offendere, ma sono contento che cambi argomento. top
16:53:00
ilfatto che si possa istigare un giudice a non svolgere il propio lavoro e che esso sia ipoteticamente sollevato da qualsiasi obbligo significa che oggi riguarda l aborto,domani le carcerazioni e quanto altro. E' un precedente giuridico pericoloso.
Concordo con te Vito,anzi ti dico di più trovo molti preti degni di rispetto è l istituzione secolarizzata il problema,lungi da me dire che la chiesa non faccia del bene,solo che siccome molti tendono a mettersi proni e chiudere gli occhi volevo solo dimostrare che c è del marcio. top